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Bilancio incidenti auto 2015 Istat, tutti i risultati

istat-incidenti-stradali-2015-350-bisI dati provvisori sugli incidenti stradali in Italia erano stati diffusi dall’Istat lo scorso luglio; ora, il 7 novembre 2016, sono stati comunicati quelli definitivi, durante l’incontro “Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno”
Secondo quanto emerso, nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.428 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.920 feriti. Per la prima volta dal 2001 aumentano le vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente) mentre rallenta, ma non si ferma, il calo di incidenti (-1,4% su anno) e feriti (-1,7%).
Il 2015 è segnato da un aumento delle vittime di incidenti stradali anche nella Ue: 28 (1,6% in più del 2014). Complessivamente le vittime sono state quindi  26.311 contro 25.896 del 2014.
Nel confronto fra il 2015 e il 2010 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si sono ridotti del 16,7% a livello europeo, come in Italia. Ogni milione di abitanti si contano 52 morti per incidente stradale, nella Ue 28 e 56 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.
Anche i feriti gravi risultano in aumento nel 2015: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6,4%).
A pesare sul dato italiano hanno contribuito gli aumenti di mortalità registrati su autostrade e raccordi (+6,3%) e strade extraurbane (+2,0%) in lieve diminuzione, invece, la mortalità su strade urbane (-0,2%). Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6%.
L’aumento delle vittime di incidenti stradali registrato nel 2015 ha riguardato in particolar modo i motociclisti (773, +9,8%) e i pedoni (602, +4,1%). Risultano in calo gli automobilisti deceduti (1.468, -1,5% ) così come i ciclomotoristi (105, -6,3%) e i ciclisti (251, -8,1%).
Tra i comportamenti errati più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità,
il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida.
Il 2015 si presenta come un anno di ripresa della mobilità, le prime iscrizioni di autovetture aumentano del 15,0% rispetto all’anno precedente. Anche le percorrenze autostradali crescono del 3,6% rispetto al 2014, con oltre 79 miliardi di chilometri percorsi.

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