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Clandestino cinese Torino, una incredibile storia nella notte

PoliziaCome su un palcoscenico teatrale un attore esce di scena e un altro entra. Ieri sera, dopo le ventidue, gli agenti della Squadra Volante sono stati inviati in zona Lingotto per rumori molesti in un bar in ristrutturazione.
Secondo quanto spiegato, nonostante la tarda ora, infatti, all’interno del locale sarebbero state utilizzate attrezzature rumorose. Sul posto gli agenti hanno trovato due cittadini cinesi: il titolare dell’esercizio e un operaio al lavoro con un trapano. Vista l’ora, i due sono stati invitati a interrompere i lavori. Alla richiesta degli agenti di fornire i documenti, l’operaio, allontanatosi per prenderli, è uscito velocemente dal locale dileguandosi.
In base a quanto appurato, il titolare ha detto ai poliziotti che probabilmente l’uomo si era recato a casa proprio per prendere i documenti e lo ha contattato telefonicamente per accelerare il suo rientro. Dopo pochi minuti, è entrata in scena nel bar una terza persona. Il titolare ha incredibilmente asserito che l’uomo era l’operaio precedentemente allontanatosi.
Il nuovo arrivato ha in prima battuta confermato di essere lui l’operaio. Quando, però, ha realizzato quale fosse la gravità delle sue affermazioni, ha ammesso di aver interpretato la parte dell’operaio su richiesta del titolare del bar poiché il vero operaio era irregolare sul Territorio Nazionale. A questo punto anche il barista ha ammesso di aver organizzato lo scambio e ha fatto ritornare il “vero muratore”.
Il 46enne titolare del bar è stato denunciato per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e per la violazione delle norme sull’immigrazione. Il quarantasettenne operaio, invece, con precedenti contro il patrimonio e con a carico un ordine di espulsione del Questore di Bolzano, è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione. L’uomo è stato, anche, denunciato per false attestazioni sull’identità personale. Foto in evidenza: wikipedia.org

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