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Coronavirus Piemonte, le notizie dalla Regione del 21 maggio

Ore 19.30. Accordo per le risorse aggiuntive al personale sanitario. Raggiunto l’accordo tra Regione Piemonte e sindacati per la distribuzione delle risorse aggiuntive a riconoscimento del servizio svolto negli ospedali nei mesi di marzo e aprile, nel pieno dell’emergenza Coronavirus. I 55 milioni di euro disponibili (37 stanziati dalla Regione e 18 dallo Stato) saranno così suddivisi: il 75 per cento, ovvero oltre 41 milioni, andranno a infermieri, operatori socio-assistenziali, tecnici amministrativi; il 25 per cento, cioè oltre 13 milioni, a medici e dirigenti. Per approfondire

Ore 18. 13.754 pazienti guariti e 3.784 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.754 (+660 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 1307 (+92) Alessandria, 583 (+29) Asti, 587 (+22 ) Biella, 1420 (+75 ) Cuneo, 1231 (+78) Novara, 7198 (+293) Torino, 627 (+47) Vercelli, 681 (+19 ) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 120 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 3.784 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 18. I decessi diventano 3.742. Sono 24 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.742 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 199 Biella, 355 Cuneo, 322 Novara, 1652 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 36 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 18. Il bollettino dei contagi. Sono 29.990 (+105 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3829 Alessandria, 1761 Asti, 1028 Biella, 2715 Cuneo, 2645 Novara, 15.294 Torino, 1263 Vercelli, 1101 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 258 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 83 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1479 (-34 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 7148. I tamponi diagnostici finora processati sono 271.286, di cui 149.721 risultati negativi.

Ore 17.10. Aperitivo sì ma senza movida. Il presidente Alberto Cirio, in vista della riapertura sabato dei bar e dei ristoranti, premette che “la possibilità di prendere un aperitivo in libertà c’è, ma non è la movida. Se vogliamo tornare alla movida dobbiamo impostare un percorso graduale”.

Nelle prossime ore Cirio emetterà un’ordinanza proprio per riuscire ad affrontare con sicurezza il prossimo weekend. Un tema affrontato stamattina dal Comitato per l’ordine e la sicurezza “perché dobbiamo prevenire, magari anche forti dell’esperienza degli altri Comuni. Per questo ben venga aver tardato le riaperture di 5 giorni, perché ci ha dato anche l’opportunità di capire, come è accaduto a Milano o in Veneto, che il rischio assembramento è dietro l’angolo. Quindi dobbiamo prevenire con misure e controlli, ma soprattutto chiedendo a tutti un grande senso di responsabilità. Non è tempo di movida questo”.

Ore 17. Completata la fornitura di mascherine a Torino. La Regione ha completato la fornitura alla Città di Torino di 882.000 mascherine. Ora la Città provvederà alla distribuzione a tutti i torinesi ancora sprovvisti (bambini compresi) come già fatto per le precedenti fasi, seguendo la modalità ritenute migliori. L’assessore Marco Gabusi fa presente che “il cronoprogramma è stato rispettato ed ora il fabbisogno del capoluogo è completamente coperto”. Per approfondire

Ore 11. Tampone anche ai privati positivi al test sierologico. L’assessore Luigi Icardi precisa che la gara per acquistare nuovi tamponi appena conclusa consentirà di sottoporre a questa analisi anche i privati che faranno a loro spese il test sierologico risultando positivi: “Fare il test sierologico privatamente non è una pratica che incoraggiamo, ma visto che sono stati così intercettati dei malati non possiamo fare finta che questo non esista. Il tampone comunque sarà fatto nell’ambito del sistema sanitario regionale, quindi senza costi per il paziente. Va però evitato il Far West: considereremo solo i sierologici validati dal Ministero. Stiamo scrivendo le linee guida, che saranno pronte la prossima settimana”.

Su questo tema si è espresso alla trasmissione Unomattina di RaiUno il presidente Alberto Cirio: “Il test sierologico è un tema delicato e importante su cui auspichiamo ci sia un pronunciamento del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, perché le persone devono sapere che non hanno valore diagnostico e danno una prima indicazione a cui deve seguire un tampone”. (Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte) Per approfondire

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