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Coronavirus Piemonte, le notizie dalla Regione fino al 19 aprile

Ore 20. Si inizia a costruire la medicina di territorio. Analizzare e certificare le carenze strutturali che l’emergenza Coronavirus ha messo in luce sul sistema sanitario piemontese e da lì ripartire con una programmazione che sappia costruire una sanità di territorio è l’obiettivo che la Regione ha deciso di assegnare a figure autorevoli del mondo istituzionale, medico e scientifico.

Il gruppo di lavoro, che sarà formalizzato con una delibera di Giunta che verrà approvata domani, sarà presieduto da Ferruccio Fazio, oggi sindaco di Garessio, medico nucleare e già viceministro della Salute. Al suo fianco Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Pietro Presti, coordinatore straordinario per il Coronavirus dell’Asl di Vercelli ed esperto in management strategico, innovazione nel settore sanitario e scienze della vita, e Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino. Parteciperà ai lavori anche Alessandro Stecco, neuroradiologo e presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.

Il presidente Alberto Cirio mette in chiaro che “oggi che le ferite sono ancora aperte siamo in grado di capire dove il sistema necessita di maggiori interventi, e da lì ripartiremo per costruire una reale medicina di territorio ed elaborare un programma per costruire un reale rapporto ospedale-territorio”. L’assessore Luigi Icardi rileva che “insieme predisporremo un programma non solo di medio e lungo periodo, ma anche immediato, per essere pronti ad affrontare l’evolversi di questa pandemia”. Per approfondire

Ore 19. 2.625 pazienti guariti e 1.672 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.625 (185 in più di ieri): 233 (+40) in provincia di Alessandria, 98 (+7) in provincia di Asti, 104 (+4) in provincia di Biella, 275 (+15) in provincia di Cuneo, 219 (+3) in provincia di Novara, 1.359 (+66) in provincia di Torino, 139 (+10) in provincia di Vercelli, 158 (+35) nel Verbano-Cusio-Ossola, 40 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 1.672 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19. I decessi salgono complessivamente a 2.379. Sono 77 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 23 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.379 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 466 ad Alessandria, 119 ad Asti, 147 a Biella, 175 a Cuneo, 220 a Novara, 991 a Torino, 136 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 21.144 (+563 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.802 in provincia di Alessandria, 1.113 in provincia di Asti, 783 in provincia di Biella, 2.056 in provincia di Cuneo, 1.987 in provincia di Novara, 10.157 in provincia di Torino, 976 in provincia di Vercelli, 936 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 304 (-18 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.296. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.868. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 99.008, di cui 50.919 risultati negativi.

Ore 13.I primi pazienti alle Ogr. E’ avvenuto in mattinata il trasporto dei primi pazienti nell’area sanitaria temporanea allestita all’interno delle ex Ogr di Torino. Arrivano dagli ospedali Giovanni Bosco, Martini e Maria Vittoria. Saranno sottoposti al trattamento post acuzie verso la completa guarigione..

Ore 12. Entro domani le domande per il nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. Si ricorda che l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.

A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.

I candidati potranno optare per una sola delle suddette aziende. Le domande dovranno pervenire entro le ore 23:59:59 di lunedì 20 aprile a https://aslcittaditorino.iscrizioneconcorsi.it/

Bando infermieri       Bando Oss

Ore 12. Le richieste al Governo per lavoro e agricoltura. Più soldi per la cassa in deroga, sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, coinvolgimento dei disoccupati italiani e di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza per far fronte alle necessità del comparto agricolo, soprattutto in vista della stagione della raccolta: è quanto chiedono gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino, e all’Agricoltura, Marco Protopapa ai ministri Nunzia Catalfo (Lavoro) e Teresa Bellanova (Agricoltura).

“In primo luogo – spiega Chiorino – ho segnalato che dai dati ad oggi in nostro possesso e considerata anche l’assegnazione prevista nel secondo riparto, il Piemonte ha ancora risorse per soli 15 giorni lavorativi ai ritmi attuali di presentazione delle domande per la cassa in deroga. Gli stessi dati dimostrano che, per garantire le 9 settimane di copertura, al Piemonte mancano 141 milioni di euro per coprire il fabbisogno totale di 315. Ho inoltre sottolineato la necessità di avere maggiore chiarezza per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, che pare siano coperti solo in parte in base alle normative vigenti. Essendo una categoria di lavoro precario, ritengo vadano sostenuti in modo completo e senza lasciare indietro nessuno”. “Urgente esigenza – rileva l’assessore Protopapa – è inoltre quella, da parte del comparto agricolo italiano, di circa 250.000 lavoratori necessari per fronteggiare la stagione della raccolta. Durante un incontro svoltosi con il ministro Bellanova, è emersa l’opportunità di valutare il coinvolgimento di tutti quei cittadini italiani che si sono trovati improvvisamente senza occupazione e che, in alcuni casi, non possono godere nemmeno delle tutele e del supporto necessario per far fronte al periodo di chiusura”.
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte

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