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Coronavirus Piemonte, le notizie del 17 aprile dalla Regione

Ore 19.30. 2.136 pazienti guariti e 1.594 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 2.136 (276 in più di ieri): 161 (+22) in provincia di Alessandria, 84 (+4) in provincia di Asti, 89 (+1) in provincia di Biella, 228 (+49) in provincia di Cuneo, 159 (+19) in provincia di Novara, 1.152 (+149) in provincia di Torino, 119 (+19) in provincia di Vercelli, 116 (+10) nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 (+3) provenienti da altre regioni. Altri 1.594 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 2.224. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 19 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.224 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 438 ad Alessandria, 110 ad Asti, 141 a Biella, 158 a Cuneo, 211 a Novara, 918 a Torino, 131 a Vercelli, 93 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.954 (+693 complessivi rispetto a ieri, di cui il 64 per cento riscontrati nelle case di riposo) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.718 Alessandria, 964 Asti, 728 Biella, 1.921 Cuneo, 1.890 Novara, 9.543 Torino, 947 Vercelli, 918 Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 328 (-17 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.266. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.406. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 89.136, di cui 45.812 risultati negativi.

Ore 19.15. Pronta l’area sanitaria delle Ogr Torino. E’ pronta la nuova area sanitaria all’interno delle Officine grandi riparazioni di Torino, che sarà dedicata a posti di terapia subintensiva e degenza per i pazienti affetti da Covid-19 per un totale di 92 posti letto. Sarà operativa da domenica prossima.

I lavori di allestimento, avviati a seguito della sottoscrizione di un’intesa lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni Ogr-Crt e Fondazione Crt, hanno interessato un’area di 8.900 mq. L’utilizzo è stato consentito dalla Fondazione Crt, proprietaria del complesso, mentre la Compagnia di San Paolo ha stanziato 3 milioni per l’allestimento della struttura sanitaria.

Ore 18.30. Reclutati oltre 2.000 medici, infermieri e altro personale sanitario. Sono ad oggi complessivamente 2.015 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: 355 medici, 888 infermieri e 772 altre professionalità (personale medico laureato, biologi, farmacisti, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e fisioterapisti).

“E’ grazie alla disponibilità e alla generosità dei tanti operatori che si sono messi a disposizione – osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – che siamo riusciti a mettere il nostro sistema sanitario in grado di fare fronte all’emergenza, potenziando sia gli ospedali sia il sistema del territorio, senza contare l’avviamento di nuove strutture dedicate appositamente ai pazienti Covid, come l’ospedale di Verduno e l’area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, operativa da domenica prossima”.

Ore 15. Oltre 7 milioni per sostenere autonomi e imprese. Saranno disponibili contributi a fondo perduto per 7,3 milioni di euro destinati a sostenere le micro, piccole e medie imprese ed i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità.

Una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Elena Chiorino, (Lavoro), Andrea Tronzano (Attività produttive) e Vittoria Poggio (Commercio) consente ai beneficiari dei finanziamenti concessi dal 17 marzo al 31 dicembre 2020 e finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e degli intermediari abilitati. A gestire le pratiche sarà Finpiemonte. Per approfondire

Ore 11.30. Giusta la linea del rigore. A Uno Mattina il presidente Alberto Cirio ha poi dichiarato che “la situazione del Piemonte deve farci mantenere alta l’attenzione e ci dimostra che la linea del rigore che abbiamo adottato è quella giusta. Mentre sulle terapie intensive e sugli accessi ai pronto soccorso i numeri si riducono, abbiamo un dato dei contagi molto elevato. Una situazione da leggere anche in relazione al fatto che si stanno processando oltre 5.000 tamponi al giorno e che si stanno verificando tutte le strutture, soprattutto le residenze per anziani, dove ci sono le persone più fragili e dove evidentemente l’attenzione deve essere massima”.

Ore 11.30. Una Fase2 anche per la sanità. Sempre a Uno Mattina il presidente Cirio ha annunciato che “la prima cosa che costruiremo in Piemonte nei prossimi giorni, non ricostruiremo ma costruiremo, sarà la medicina territoriale, che è mancata perché non c’era. Facevo il presidente da sette mesi quando è scoppiata l’epidemia e la sanità non la distruggi e non la costruisci in sette mesi, prendi quella che c’è. Ho trovato punte di eccellenza straordinaria: in Piemonte non abbiamo mai dovuto decidere chi curare, abbiamo curato tutti perchè si sono raddoppiati i posti di terapia intensiva e triplicati quelli di sub-intensiva. Ma, mentre negli ospedali la sanità strutturalmente era eccellente, sui territori era assente: abbiamo degli eroi, i medici del territorio, che però si sono trovati a operare privi di un sistema che li organizzasse e li coordinasse perché non c’era. Questo è il più grande insegnamento di questa esperienza: se si vuole curare la gente a casa, evitando che arrivi in ospedali, magari guarendo prima, dobbiamo avere una rete territoriale che funzioni”.

Ore 11.30. Sarà la scienza a dire se il 4 maggio è la data giusta. “Guardo al 4 maggio, ma sarà la scienza medica a dirci se quello sarà il momento giusto”: così il presidente Alberto Cirio ospite di Uno Mattina su Rai Uno parla così della Fase 2. “Noi abbiamo il dovere di farci trovare pronti – aggiunge – Per questo col Politecnico di Torino e, quindi, con la scienza universitaria, stiamo testando un modello Piemonte per tutte le filiere produttive che sottoporremo al Governo. Quello che è certo è che il Governo dovrà fare scelte omogenee, magari non per tutta Italia ma per aree geografiche omogenee sì”.
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte

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