Cronaca

Operazione antidroga Asti, il bilancio del lavoro della Polizia di Stato

Si è conclusa con la cattura di 4 persone e 2 latitanti, attivamente ricercati, l’operazione antidroga che ha interessato la Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Asti a partire da inizio gennaio 2016.
Secondo quanto spiegato, dando esecuzione all’ordinanza di misura cautelare resa dal Tribunale di Asti, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto nei giorni scorsi 2 soggetti di origine tunisina, mentre un terzo colpito dalla medesima ordinanza è stato arrestato in Massa Carrara presso la stazione ferroviaria da appartenenti all’Arma dei Carabinieri.
In base a quanto appurato, i tre avrebbero costituito un gruppo criminale dedito allo spaccio in Asti di sostanze stupefacenti di tipo eroina e cocaina, assieme ad un italiano fiancheggiatore degli spacciatori, nei cui confronti è stato reso un provvedimento di obbligo di dimora.
Tali soggetti, stando alle indagini, avrebbero creato una rete di spaccio, anche grazie all’aiuto prestato loro da alcuni fiancheggiatori, tutti indagati, tra cui anche alcuni italiani tossicodipendenti, rete di spaccio che consentiva alla sostanza stupefacente di raggiungere alcune piazze di spaccio “astigiane”.
Le indagini, coordinate dal Sost. Procuratore della Repubblica di Asti Dott.ssa Marchetti, hanno permesso sin dall’inizio di evidenziare riscontri probatori importanti e hanno consentito nel corso dell’investigazione, anche grazie all’ausilio di servizi di appostamento e osservazione e di attività di intercettazione e sorveglianza elettronica, di identificare compiutamente i soggetti interessati dall’attività illecita di spaccio.
L’attività di indagine, della Sezione Antidroga, durata per molti mesi, avrebbe consentito di documentare la cessione ai tossicodipendenti locali di circa 3mila dosi di sostanza stupefacente, come rilevano le 1100 ore di intercettazioni ed attività di pedinamento poste in essere.
La sostanza stupefacente rivenduta nelle piazze astigiane ha un controvalore di mercato di circa 50mila euro.
Sulla scorta dell’attività di indagine esperita, il Tribunale di Asti ha emesso 6 ordinanze cautelari personali, di cui quattro in carcere e due con obbligo di dimora.

 

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