Cronaca

Ricorsi al Tar contro tagli regionali alle cure domiciliari, capofila è Nichelino

ospedaleLa Città di Nichelino è capofila nel ricorso al Tar Piemonte che sarà presentato da circa venti tra Comuni e consorzi socio-assistenziali, contro le delibere della Giunta Regionale del Piemonte n. 26/2013 e 5/2014 che tagliano gli assegni per le cure domiciliari agli anziani malati cronici.

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Dal 1° gennaio 2014 la Regione ha escluso questi servizi dai Lea (livello essenziale di assistenza sanitaria), mettendo in difficoltà i Comuni ed i consorzi socio-assistenziali a continuare l’assistenza socio sanitaria domiciliare.

 

Contro tale delibera hanno presentato un ricorso alcune associazioni di difesa dei malati e i sindacati. Ora si è aggiunto quello di Nichelino, come ente capofila di un gruppo di soggetti comprendenti una dozzina di consorzi socio assistenziali, e diversi Comuni (fra gli altri Moncalieri, Collegno, Grugliasco).

 

Il Tar si pronuncerà sul ricorso probabilmente dopo Pasqua.

 

La situazione è complessa. Le cure domiciliari sono diritti incomprimibili e numerose sentenze della Corte Costituzionale e del Tar hanno chiarito che i tagli alla spesa pubblica devono tener conto comunque dell’esigenza di garantire il rispetto dei valori costituzionali della dignità umana e della tutela della salute.

 

«Le famiglie già duramente provate dalla crisi, rischiano ora di vedersi piombare addosso la scure regionale sugli assegni di cura – dice il sindaco della Città di Nichelino Giuseppe Catizone – Con il ricorso al Tar intendiamo opporci al tentativo di far ricadere sulle spalle delle singole famiglie ulteriori costi per la cura dei malati cronici». Gli assessori alla Tutela della Salute Carmen Bonino e alle Politiche sociali Cristina Laface sono d’accordo: «Non possiamo accettare penalizzazioni per chi si trova già in grave difficoltà a dover assistere i propri parenti». La questione tornerà probabilmente sul tavolo della prossima giunta regionale: quella che uscirà dalle elezioni di maggio.

 

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Massimiliano Rambaldi

Foto: wikipedia.org

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