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Intervista a Kenney Jones, il batterista inglese si racconta a CronacaTorino

Oggi il viaggio musicale di CronacaTorino.it incontra una leggenda della musica: Kenney Jones. Fondatore degli Small Faces, dei Faces, ma anche ex membro dei The Who oggi continua la sua storia musicale con The Jones Gang. Con lui abbiamo affrontato il momento attuale con digressioni sulla sua carriera e il nuovo album in arrivo.
Buongiorno Kenney, come stai? Questo periodo ha cambiato drasticamente le nostre abitudini. Come lo hai passato?
Sta andando tutto bene, grazie mille. Penso che tutti abbiamo dovuto adeguarci abbastanza rapidamente a questa situazione. Sono stato fortunatamente in grado di lavorare con la mia band, The Jones Gang, su un nuovo album.
Quando hai capito che saresti voluto diventare musicista?
Credo sia stato quando avevo 12-13 anni.
Qual è  stata la tua prima introduzione alla batteria? Cosa ti ha influenzato talmente tanto da iniziare a suonare?
All’inizio volevo suonare il banjo, ma quando sono andato al negozio per comprarne uno non ne avevano. Alle fine ho comprato parte di una batteria ed è così che ho iniziato.
Hai lavorato per tanti anni con Ronnie Lane. Come è nata la vostra collaborazione?
Ci sono tanti racconti interessanti nel libro che ho pubblicato (Let The Good Times Roll), ci siamo incontrati nel pub dove andavo spesso e ci siamo subito trovati.
In poche parole, come descriveresti la tua esperienza con gli WHO?
Pazzesca ed eccitante, ho amato ogni singolo momento dello stare con loro.
Nel 1991 è uscito il bellissimo “The Law”. Com’è stato lavorare con Paul Rodgers?
Considero Paul uno dei più bravi cantanti del mondo ed è stato un vero onore avere la possibilità di lavorare con lui. Sono anche davvero molto orgoglioso dell’album che siamo riusciti a creare.
Cosa ci dici della The Jones Gang? Nuovo materiale in arrivo a breve?
Sì, stiamo lavorando a un disco con canzoni nuove e anche a riedizioni dei nostri vecchi album.
C’è un musicista con cui ti piacerebbe collaborare?
Sono stato davvero fortunato nel lavorare con tantissimi musicisti, ma mi sarebbe davvero piaciuto lavorare con Elvis Presley e John Lennon.
Progetti per il futuro?
Certamente il nuovo album della The Jones Gang, ma anche il 50esimo anniversario dei The Faces in cui vogliamo far uscire qualcosa di veramente interessante.
Noi siamo italiani. Hai qualche ricordo legato al nostro Paese?
Eccome. Ricordo la prima volta che abbiamo suonato in Italia con gli Small Faces, abbiamo suonato al Piper. È stato fantastico. Abbiamo iniziato a Roma e suonato in diversi locali in tutta Italia. Ho dei bei ricordi dall’Italia non solo con gli Small Faces, ma anche in Faces e The Who.
Ultima domanda: un messaggio ai fans italiani
Grazie per il vostro supporto. Spero davvero di vedervi presto con i Faces o con la mia band.
(Alessandro Gazzera)
Foto: https://kenneyjones.com/

 

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