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Intervista a Meg Gardiner, la scrittrice si racconta a CronacaTorino

Torino è la città del libro e anche CronacaTorino ha voluto provare a far conoscere una autrice incredibile. Meg Gardiner scrive thriller psicologici che vanno ad esplorare il subconscio e quella parte oscura della mente umana.
I protagonisti, tutti con una storia particolare alle spalle, trovano le risposte ai casi più spinosi e difficili con metodi non esattamente convenzionali. Il personaggio di Jo Beckett, esplorato in “Lullaby – Dissonanza di morte”, è la massima espressione del suo stile di scrittura.
Ecco cosa ci ha raccontato:
Buongiorno Meg e grazie per questa intervista. Comincio chiedendoti: che novità ci sono sul pianeta Meg Gardiner?

Ciao Alessandro! Adesso mi sto preparando per la pubblicazione del mio quindicesimo libro “The Dark Corners of the Night”. Si tratta di un thriller che parla di una squadra FBI che da la caccia a un killer chiamato Midnight Man. A Febbraio, invece, un tour promozionale mi porterà in giro per tutti gli USA. Sto anche scrivendo il mio sedicesimo libro, ma la cosa più bella è un’altra: oggi ho pranzato con mio figlio.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
La passione è nata da quando io sono io. Ho sempre adorato scrivere storie. Quando ero a scuola ci fu chiesto di scrivere una sorta di articolo descrivendo il tempo. Io scrissi una storia su un tornado che minacciava la scuola. Non penso di aver ricevuto un bel voto per il compito, ma ho adorato come la storia sorprese i miei compagni. Ero una ragazza tranquilla, ma le mie storie erano drammatiche.
Come nasce un libro di Meg Gardiner? Come nasce la tua ispirazione? 
L’ispirazione è ovunque. Arriva da nuove storie o da conversazioni che magari sento al ristorante. Dalle paure e dei sogni che arrivano la notte e, proprio perché scrivo thriller psicologici, l’ispirazione arriva dalla dimensione più oscura della mente.
“Lullaby – Dissonanza di Morte” ha avuto un buon successo nel periodo natalizio e penso che Jo Beckett sia incredibile. Come è nato il personaggio di Jo?
Grazie. Sono contenta che ti sia piaciuta Jo. Amo le storie che parlano di misteriose passioni che guidano le persone: amore, odio, invidia e avidità. Questi sono davvero fattori potenti. Da qui ho creato un detective della mente. Jo è una dottoressa con una brillante capacità di capire la psicologia. Lei aiuta la Polizia a scoprire la verità sul come le persone muoiono. Risolve i casi più difficili e porta pace e comprensione nelle famiglie delle vittime.
C’è un aspetto della personalità di Jo che è diventato tuo?
Come Jo, amo il caffè e amo San Francisco. Ma ho dato volutamente a Jo una personalità diversa dalla mia. Ad esempio non mi piacciono le altezze… Quindi ho fatto di Jo una scalatrice, una persona che ama stare sospesa e appesa ad una corda contando solo sulla sua forza.
Progetti per il prossimo futuro? Una nuova avventura?
Un nuovo libro che è una parte della serie di Caitlin Hendrix. Ma Jo ci sarà! La sua esperienza sarà cruciale per gli agenti FBI nell’identificazione del killer.
Noi siamo italiani. Hai qualche ricordo legato al nostro Paese?
Io amo l’Italia. L’ho visitata per la prima volta quando avevo diciotto anni con amici e zaini in spalla. A Roma siamo stati in un convento vicino alla stazione. Avevo i soldi solamente per una pizza al giorno e… Mi sono innamorata dell’Italia! Da quella volta ci sono venuta molte volte ed è una gioia visitarla con mio marito, i miei figli e mia madre. Ricordo il chiacchierare intorno ad un tavolo in un piccolo caffè di Venezia, ridendo e mangiando cibo meraviglioso parlando con il proprietario. Ho anche insegnato scrittura a Fivizzano, in Toscana. C’erano studenti meravigliosi, tante risate, cibo pazzesco, lunghe passeggiate lungo la città e la bellissima luce sulle montagne al tramonto… Era il paradiso!
Un sogno nel cassetto di Meg Gardiner
Ritornare in Italia e scrivere
Un messaggio per i nostri lettori
Spero davvero vi sia piaciuto “Lullaby – Dissonanza di Morte”. Scrivo libri che spero i lettori amino. Libri che sono eccitanti, che sanno intrattenere e avere la giusta suspance con personaggi che trovano una via per essere eroi. Grazie per leggere!(Alessandro Gazzera)
Foto: Nick Berard

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