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Intervista a Tommy Denander, il musicista svedese si racconta a CronacaTorino

Tommy Denander è uno di quei musicisti che hanno scritto pagine di storia della musica e che nella sua semplicità e bravura continuerà a farlo. Classe 1968, è partito dalla Svezia per collaborare con musicisti come Paul Stanley, Ricky Martin, Alice Cooper e Greg Walsh.
Lo abbiamo intervistato raggiungendolo nella sua Stoccolma. Un personaggio mai banale e capace di trascinarti nel suo rock ‘n’ roll fatto di passione ed emozioni. Ecco il racconto di una carriera e di una vita a dir poco pazzesca:
Ciao Tommy, cominciamo parlando di te… Quando hai capito di voler diventare un musicista?

Buongiorno Alex, ho cominciato a suonare quando avevo 5 anni. Mia madre suonava il pianoforte e la chitarra, e mio zio soltanto la chitarra… Pensa che ho una foto di quando avevo due anni in piedi sullo sgabello mentre io stesso suono il piano.
Mio zio, quando veniva a trovarci, suonava sempre e io adoravo quelle armonie… Presi in prestito la chitarra acustica della mamma e la suonai per due anni prima di ottenere la mia prima elettrica.
Quello fu il punto in cui iniziai a far pratica tutti i giorni, e a 8 anni misi in piedi la mia prima band con amici, mentre a 10 feci il mio primo concerto. A 14 anni invece arrivò il primo contratto discografico con la Polygram e quello fu l’inizio del viaggio nel mondo della musica.
Hai lavorato con tantissimi artisti con la stessa passione e sempre un notevole successo… Qual è il tuo segreto?
Ho capito molto presto di voler essere un musicista e non solo un semplice chitarrista.
Volevo trascorrere le mie giornate in studio suonando su tutti i tipi di album e presto ho anche capito che potevo scrivere grandi canzoni e persino produrre album.
Penso che tutti noi che abbiamo successo nella musica abbiamo lo stesso tipo di guida e mentalità, che ci costringe a spingerci più in alto rispetto agli altri.
Non c’è un grande segreto dietro il successo, nasce dall’avere grandi sogni e lavorare molto duramente per raggiungerli. Se fosse facile lo farebbero tutti, ma ci vuole molto lavoro.
Comunque, nessuno di noi lo considera come un lavoro e basta, è una passione così grande che non possiamo fare altro nella vita.
Nel 2011 hai iniziato a collaborare con Alice Cooper. Com’è lavorare con lui?
Già negli anni ’80 dicevo agli amici che sarei stato l’uomo perfetto per lavorare con Alice Cooper!
Sono stato un grande fan suo e del suo produttore, Bob Ezrin, dal 1975. Bob ha anche prodotto i Kiss, che sono stati i miei più grandi idoli da ragazzo. E a volte i sogni diventano realtà!
Attraverso il mio caro amico Andreas Carlsson ho iniziato a lavorare con lui e Desmond Child in molti album. Nel 2010 sono stato a Nashville per un po’ di lavoro e sono andato a trovare Desmond che vive lì.
Ho scoperto che viveva accanto a Bob ed è venuto anche lui, perché dovevano finire il testo della canzone “I am made of you” per Alice.
Bob era frustrato dal fatto che non riuscissero ancora a ottenere le parti di chitarra giuste per la canzone, così Desmond lo convinse ad assumermi dicendogli: “Devi usare il mio ragazzo Tommy qui, mi ha salvato il cxx in molte registrazioni!”
Sedersi nella leggendaria casa di Desmond Child e rendersi conto che Bob Ezrin mi stava facendo lavorare per un album di Alice Cooper, credo sia stato qualcosa di stupendo!
Quindi, 4-5 giorni dopo, ho fatto messo la mia chitarra sulla canzone e a loro sono assolutamente piaciuto… Il mio lavoro è diventato la intro di “Welcome 2 my nightmare” e l’album è stato un grande successo.
Poi un paio di anni fa Bob mi ha inviato un’email e mi ha chiesto se volevo lavorare sul nuovo album di Alice. Ho assolutamente adorato il tutto e ho finito per scrivere metà dell’album, producendolo con Bob e Tommy Henriksen, e ho suonato in tutte le tracce, incluse le nuove canzoni con l’originale Alice Cooper Band.
“Paranormal” è diventato un classico moderno per i fan di Alice ed è il suo più grande successo in classifica in 39 anni.
Hai lavorato anche con Umberto Tozzi. Com’è stata come esperienza?
Ho sempre amato gli artisti italiani. Stavo lavorando con Anastacia nel nostro studio di Stoccolma quando le è stato chiesto di registrare una nuova versione del classico di Umberto “Ti Amo”, con lui per il grande anniversario.
Ho aiutato a registrare e modificare la voce di Anastacia, ma ho anche sentito che la canzone poteva avere ancora delle parti di chitarra, quindi le ho aggiunte come regalo e a loro sono piaciute davvero molto! Abbiamo deciso dunque di conservare le modifiche e di inserirle nel singolo e nell’album.
Una delle parti migliori del mio lavoro è vedere come la musica inizia a vivere la propria vita una volta che esce.
Come descriveresti, invece, il lavorare con i Deep Purple? Ci puoi raccontare un aneddoto di questa esperienza?
Sono stato un fan della band sin dagli anni ’70 e mai, nemmeno nelle mie fantasie più esagerate, avrei pensato di avere la possibilità di lavorare con loro.
Il mio amico Bob Ezrin stava ancora una volta producendo il loro nuovo album e mi ha mandato una email per chiedermi se potevo aiutarli a registrare la voce di Ian Gillan su una canzone mentre la band era a Stoccolma in tour.
Di nuovo una delle offerte più belle che ho ottenuto e devo davvero ringraziare Bob per diverse cose incredibili che sono successe della mia vita.
Ho trascorso due giorni con Ian Gillan e Roger Glover in studio… Il primo giorno Ian aveva ancora l’influenza e non riusciva a cantare bene, così ha deciso di fermarsi per riprendersi. Don Airey, nel mentre, venne in studio e aggiunse altre parti di tastiera alla canzone e mi è stato chiesto di fare la sessione più bella e assolutamente più divertente della mia carriera.
Roger disse che mancava un accordo di chitarra sulla canzone, gli ho detto che potevo prendere la mia attrezzatura e lui poteva suonarla, ma lui disse che Bob gli aveva detto che ero un grande chitarrista quindi che avrei dovuto suonare io quella parte.
Mentre stavo per prendere la chitarra e l’amplificatore non riuscivo a smettere di sorridere sul fatto che mi era appena stato chiesto di suonare la chitarra su un album dei Deep Purple! E avrei suonato un accordo solo!
Ho ottenuto il suono perfetto velocemente e ho fatto subito 3 sovraincisioni… Roger disse che sembrava perfetto e dunque avevo finito.
Poi Ian è tornato e ha fatto un lavoro pazzesco, abbiamo inviato tutti i file a Bob e il tutto è stato fatto.
L’album ha superato tutte le previsioni in tutto il mondo, ha venduto oro in 4 paesi e vinto diversi premi, quindi è assolutamente uno dei più belli della mia vita.
Nel 2006 hai lavorato con Paul Stanley. Come nacque la collaborazione tra voi due? Che ricordi hai di quel lavoro?
Non sarei un musicista se non fosse per i Kiss.
Nel 1975, quando avevo 7 anni, vidi un grande poster dei Kiss in un negozio di dischi e quello è stato il momento esatto in cui capii cosa avrei voluto fare della mia vita.
Nel corso degli anni sono diventato amico e ho suonato con Bruce e Bob Kulick ed Eric Singer, entrambi su album e dal vivo. Ma quando il mio caro amico Andreas Carlsson è stato coinvolto nel lavorare sull’album di Paul “Live To Win” ero a Los Angeles in vacanza, così mi ha chiamato per suonare su di esso e mi si è fermato il cuore.
Non ho dormito davvero per 3 notti prima di arrivare in studio (ride). Ho suonato la canzone “Wake up screaming” ed è uscita così bene che Paul ha chiesto se potevo suonare anche la title track “Live to win”.
Il momento in cui ho ascoltato la prima canzone negli altoparlanti e la voce di Paul è iniziata, mi sono seduto lì e non ho suonato…. L’ingegnere ha interrotto la canzone e ha chiesto se c’era qualcosa di sbagliato… (ride) Ho detto che prima avevo bisogno di sentirlo una volta, per credere che tutto stesse succedendo davvero!
Ottimo album, comunque, e uno dei migliori cantanti e rockstar di sempre.
Vedo Gene qui a Stoccolma il primo giugno per far parte della sua esperienza di Vault, colleziono ancora libri sui Kiss e ne sono un grande fan.
Che cosa ci puoi dire sul tuo “Legends of Rock”? Progetti per il futuro della band?
Questo è uno di quei progetti che mi rendono veramente orgoglioso!
Ho fatto un tour in Giappone, Cina, Russia, Europa, Isole Faroe, Nord e Sud America con alcuni dei più grandi cantanti rock come Bobby Kimball, Eric Martin, Bill Champlin, Jimi Jamison, Fergie Frederiksen, Graham Bonnet, Joe Lynn Turner, Steve Augeri, Robin Beck, Alex Ligertwood e molti altri.
Purtroppo abbiamo perso un paio di nostri cari amici come Fergie e Jimi un paio di anni fa e molti dei cantanti stanno diventando molto vecchi e alcuni sono ancora molto occupati.
È un lavoro enorme mettere insieme questi spettacoli e da quando ho avuto la mia bella figlia Hollie 2 anni e mezzo fa ho deciso di smettere di fare tour, per un lungo periodo, così posso restare a casa con lei.
Mi viene ancora offerto di fare degli show, quindi sono sicuro che qualcosa ancora faremo, ma per il momento niente tour.
Posso però dire che abbiamo registrato e filmato uno stupefacente DVD nel nostro grande studio di Stoccolma con Bobby, Bill, Augeri e Joe che spero uscirà presto e ho appena mixato un album live che abbiamo fatto con Fergie, Bill e Augeri che potrebbe uscire in digitale presto.
Che ci dici invece di te? Possibile un nuovo album?
Sono molto impegnato con il lavoro sugli album di Steve Walsh, Chris Ousey, Steve Overland, Robin Beck, James Christian, Clif Magness, BK Morrison, Henning Hallqvist, Eric Grensner ecc, ma ho anche iniziato a lavorare al quinto album dei Radioactive e a uno speciale in vinile LP con i primi 4 album, e un quinto con tutte le canzoni bonus.
Sto anche lavorando su un nuovo album di chitarra e spero di finire presto.
Progetti per il futuro?
Dal momento che il business della musica non è più quello di una volta e dobbiamo iniziare a riportarlo nei giorni migliori, sto scrivendo un libro sulla storia dei “musicisti da studio”, dai primi giorni fino a oggi.
Ho parlato con tantissimi musicisti famosi, produttori e autori di canzoni; sarà un libro davvero interessante che uscirà alla fine dell’estate.
Sto anche scrivendo un libro sui lavori che ho preferito nella mia carriera, in cui ho approfondito tutti gli album più grandi e divertenti. Sono sempre impegnato con un sacco di cose!
Se potessi formare una All Star Band per una notte… Chi sceglieresti?
Se potessi riportare indietro alcuni amici:
Jeff Porcaro – Drums
Mike Porcaro – Bass
David Foster – Piano
Greg Phillinganes – Synth
Bobby Kimball & Richard Page – vocals
Il tuo saluto ai fan italiani
Ciao miei cari amici e fan in Italia!
Ho avuto la fortuna di venire nel vostro splendido paese dal 1990, ho una ragazza italiana e se c’è un posto sulla terra in cui parliamo di trasferirci quando diventeremo grandi, è il vostro fantastico paese!
Mando amore infinito, musica, pasta e vino a tutti voi! (A.G.)
Foto: Alex Ruffini

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