Scienza e Tecnologia

Età della Luna, forse molto più vecchia di quanto pensassimo finora

lunaUn pezzetto di Luna sul palmo di una mano. Lo mostra Mélanie Barboni, Università della California, prima firma di un nuovo studio sulla formazione del nostro satellite.
L’articolo, pubblicato su Science Advances, afferma che la Luna è più vecchia di quanto si pensasse in precedenza.
In realtà l’età lunare è un capitolo molto controverso dell’astronomia, fondamentale per comprendere l’evoluzione della porzione di Universo in cui abitiamo, ma su cui gli scienziati non hanno ancora trovato un accordo.
Secondo alcuni il nostro satellite avrebbe avuto origine circa 100 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare, mentre altri sostengono una nascita addirittura successiva, tra 150 e 200 milioni di anni dall’inizio della Terra e degli altri pianeti.
Il nuovo studio su Science ribalta entrambe le teorie, azzardando una nascita ben più antica: secondo Mélanie Barboni e colleghi, la Luna si sarebbe formata entro 60 milioni di anni dopo l’origine del nostro sistema planetario.
La teoria è stata sviluppata proprio grazie al piccolo frammento di suolo lunare.
Si tratta di un campione di zircone prelevato nel corso della missione NASA Apollo 14, che gli scienziati hanno analizzato utilizzando il metodo di datazione uranio-piombo.
Questa tecnica radiometrica è solitamente effettuata proprio sul minerale zircone, che ha il potere di incorporare nella sua struttura cristallina gli atomi di uranio sostituendoli allo zirconio, mentre il piombo viene respinto.
Il metodo uranio-piombo ha permesso ai ricercatori di risalire all’età del frammento lunare, che si sarebbe solidificato circa 60 milioni di anni dopo la nascita del sistema solare.
Il che significa che la nostra Luna avrebbe oggi circa 4.51 miliardi di anni.
Se questa datazione sarà confermata, avremo finalmente identificato anche il momento esatto della colossale esplosione che ha dato origine al nostro satellite, comprendendo qualcosa in più su un fondamentale tassello della nostra storia planetaria.
Foto: wikipedia.org
Notizie: Ufficio Stampa ASI/Giulia Bonelli

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