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Auxilium Cus Torino, sconfitta contro Domodossola

La differenza alla Panetti la fanno soprattutto i 48 punti segnati in area dalla capolista Domo, espressione di una dirompente potenza nei pressi del canestro, a cui l’Auxilium CUS non sa opporre soluzioni.
Alla sostanza di Zeneli, Kuvekalovic, Antonietti e Avanzini nel quarto d’ora conclusivo Serroni somma poi alcuni canestri da applausi.
Da applausi nel complesso anche la prestazione dell’Auxilium CUS che fa quel che può con quello che ha a diposizione, se la gioca a viso aperto per mezzora e non molla di un millimetro anche quando il punteggio le sfugge di mano.
Qualche rammarico i cussini lo possono pure accampare: il 10 su 19 dalla lunetta, con 4 errori fatali in un momento importante della gara, e l’aver sprecato più di un’occasione per riaprire la partita per ingenuità o nella ricerca del passaggio in più.
Nonostante il quarto stop consecutivo, i gialloblu danno però dimostrazione di vitalità ed energia ed escono dal campo con un passivo esagerato rispetto all’andamento della gara.
Contro la difesa fisica e arcigna proposta dal Domo per una squadra leggera come quella cussina le cifre di poco superiori al 30% sono anche accettabili.
Molto bene i ragazzi di Porcella a rimbalzo: appena uno in meno degli avversari , ben 22 in attacco che fruttano 12 punti (Domo fa meglio con 13 punti su 13 seconde opportunità). Anche le realizzazioni dalla panchina hanno un peso sull’esito del match: 14 per Torino, ben 32 per Domo.
Gli ospiti giocano dentro per Zeneli e alzano un vero e proprio muro di muscoli in difesa: al 2-6 di Tommei l’Aux CUS risponde con un canestro da sotto di Riviezzo e un’entrata decisa di Tiberti (6-6), ma fatica tantissimo ad articolare la manovra ed è costretta dalla grandissima fisicità avversaria a chiudere i giochi con spunti individuali spesso forzati e avventurosi.
Avanzini, pratico e risoluto, mette a frutto la sua stazza e firma 4 punti di seguito da sotto per il doppiaggio sul 6-12 al 4’. Torino è infastidita dai continui contatti, fatica ad adeguarsi al metro arbitrale, paga la differenza di tonnellaggio nei cambi difensivi, non segue gli errori al tiro ma stringe i denti e prova ad alzare le cadenze: dopo una stratosferica stoppata di Tiberti, Russano corre tutto il campo per assistere Catozzi, quindi segna da tre in transizione dopo un altro recupero della difesa: 13-16.
A un minuto dal decimo Tiberti (12 rimbalzi, ma 2 su 7 a gioco fermo) ha la chance per riportare i suoi a contatto: fallisce però entrambi i liberi a disposizione.
Il -1 arriva comunque da un frontale di Campanelli: 16-17 all’11’. La retroguardia di casa non concede gli esterni, anche se continua a scontare dentro peso e centimetri in meno rispetto agli attaccanti: 16-21.
C’è tutto il mestiere di Campanelli nella percussione che vale il 20-21 al 12’.
Torino prova ad accorciarsi per chiudere le linee di passaggio nel colorato e qualcosa porta a casa: la capolista s’inceppa e vive il momento di maggiore difficoltà di tutta gara.
Fantolino ne mette 3 angolatissimi, Tiberti segna un libero su un antisportivo fischiato a Tommei, poi serve a Riviezzo la palla del nuovo-1: 27-28.
Domo ha il fiato corto e sbaglia ancora, Chiotti la colpisce, sempre da oltre l’arco, su rimessa in attacco dal fondo: sorpasso al 15’: 30-28.
L’agonismo si mantiene altissimo, Domo dà fondo a tutte le sue risorse di esperienza e e si riporta subito a condurre: il 35-40 di Serroni è viziato però da un evidentissimo blocco in movimento di un compagno, coach Porcella protesta sul mancato intervento arbitrale e si vede fischiare un tecnico che lo stesso Serroni traduce.
Nei 2 minuti che precedono l’intervallo il gioco è frammentato dalle sportellate e dai fischi: 38-42.
Alla ripresa gli ospiti alzano ancor di più, se possibile, l’impatto fisico in fase difensiva, Torino fa finta di nulla e con un bel passo d’incrocio di Riviezzo si riporta a -2: 40-42.
In attacco Domo è monocorde ma efficacissima. E quando la prima conclusione da sotto non trova il bersaglio, la maggior prestanza a rimbalzo ne propone subito un’altra: così nel tap-in di Antonietti per il 42-48 del 23’.
Dopo una bomba di Di Matteo (45-48), si apre una fase di sparatoria da …saloon: Serroni, Russano, Avanzini, ancora Russano.
Tiri pesanti del suo play a parte, l’Aux CUS è arruffona e sembra addirittura impaurita dall’intuire che il colpaccio potrebbe anche starci.
E spreca tutte le occasioni per tenere il fiato sul collo: il vantaggio ospite tocca per due volte il +8, va oltre ancora con una correzione da sotto di Avanzini: il 51-60 a 2 e mezzo dal 30’ è anche frutto dei pasticci offensivi dei padroni di casa, che in un paio di circostanze forzano ben oltre la necessità.
Tiberti brucia altri due liberi, Riviezzo e Fantolino uno a testa: il 2 su 6 mina le certezze e costringe i cussini alla rincorsa: 53-61.
La gara si mantiene vibrante e aspra. Doppia chiamata per Riviezzo, ancora prontissimo a beffare il difensore e a depositare nella retina: 57-63 al 32’.
Torino ha per l’ennesima volta la palla per accorciare, ma come in precedenza la gestisce male. Zeneli è invece impalcabile dalla media, Serroni in contropiede: 57-70 al 33’.
L’Aux CUS si aggrappa ad un esilissimo filo: rimbalzo e canestro di Tiberti, che però fallisce l’addizionale, poi gioco da 3 punti di Russano: 62-72 al 35’.
Un po’ in ombra fino a questo punto e infastidito da un paio di sostituzioni non gradite, Serroni si sfoga sulla difesa di casa con un’entrata in gran stile e poi con una bomba tutta gambe: 64-79.
Nei 3 minuti conclusivi l’Aux CUS torna anche a -11 con Riviezzo, poi alza bandiera bianca.
AUXILIUM CUS TORINO-ROSMINI DOMODOSSOLA 68-85
Parziali: 13-17, 38-42, 53-61
TORINO: Chiotti 10, Marrone, Fantolino 7, Russano 16, Ripepi n.e., Di Matteo 5, Riviezzo 15, Campanelli 7, Catozzi 2, Tiberti 6. All. Porcella.
DOMO: Antonietti 12, Fornara, Rotundo 5, Kuvekalovic 15, Zeneli 14, Serroni 21, Marcellino n.e., Nagini n.e., Bellia n.e., Avanzini 11, Tommei 7. All. Fabbri.
Foto: wikipedia.org
Notizie: Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino

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