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Sci di Fondo Mondiali U23, Lorenzo Romano è diciassettesimo

Lorenzo Romano ha concluso al diciassettesimo posto la mass start di 30km in skating del Mondiale Under 23 di Oberwiesenthal, in Germania. L’atleta di Demonte, arruolato dal CS Carabinieri, ha lottato per una top ten fino a pochi chilometri dall’arrivo, dopo aver avuto anche un buon inizio. Al termine del primo giro sull’anello di 5km, infatti, Romano era nel gruppo dei primi dieci che avevano subito staccato la concorrenza. Nel corso del secondo giro, dopo un contatto con un atleta canadese, l’azzurro è finito a terra perdendo una trentina di secondi e di conseguenza anche il treno con i migliori, faticando poi a ritrovare subito ritmo. Dopo aver recuperato diverse posizioni, quindi, fino a raggiungere la nona piazza al venticinquesimo chilometro, il ’97 piemontese ha sentito la fatica nel corso dell’ultimo giro, concludendo in 17ª piazza.
La vittoria è andata a Harald Østberg Amundsen, l’atleta più attivo nel corso di tutta la gara. Il norvegese è sempre stato nelle posizioni di testa, facendo ritmo insieme ai connazionali Moseby e Bucher-Johannessen. Gli unici a tenerne il passo sono stati il russo Ardashev, già dominatore della 15km in classico, e l’azzurro Simone Daprà, che si è staccato dal quintetto solo a 8km dall’arrivo. Nel finale Amundsen si è giocato il successo con Ardashev, staccandolo sull’ultima salita e tagliando solitario il traguardo. Per lui è la terza medaglia in questo Mondiale. Argento per Ardashev, mentre sul terzo gradino del podio è salito Moseby. Quinta posizione finale per Daprà, decimo Coradazzi e diciassettesimo Romano le posizioni degli italiani.
Così Romano ha descritto la sua gara: «Dopo una buona partenza ad un ritmo molto elevato, dopo la quale mi trovavo nelle posizioni di testa, ho iniziato ad accusare dolori a polpacci e tibiali che mi hanno tolto un po’ di sensibilità ai piedi. Nel secondo giro, poi, nella discesa più lunga e veloce sono caduto in seguito ad un contatto con un canadese, che credo mi abbia toccato le code, facendomi spigolare e finire a pelle di leone. A quel punto mi sono rialzato e ho cominciato a recuperare. Mi sono trovato presto in un gruppo abbastanza folto dove a lavorare di più eravamo io, lo svedese Andersson e il canadese Boucher, mi sentivo anche meglio. L’unico problema era legato al piede che, probabilmente in seguito alla caduta, non riuscivo a sentire quando lo appoggiavo. Ero in zona top ten, quando nel corso dell’ultimo giro Chautemps è partito a tutta sulle ultime due salite, io ho provato a rispondere ma a quel punto le gambe mi hanno detto basta, così mi sono piantato e ho perso diverse posizioni, chiudendo diciassettesimo. Peccato perché mi aspettavo molto di più da questa gara».
Romano aveva alte aspettative, giustificate dalle tante ottime prestazioni stagionali in pattinato: «Sono super contento per i miei compagni di squadra che hanno chiuso entrambi in top ten. Allo stesso modo mi dispiace constatare che, dopo essere stato per tutta la stagione quasi sempre il migliore della squadra in skating, proprio nella gara più importante non sono riuscito ad esprimere a fondo il mio potenziale».
In allegato: Foto di Lorenzo Romano (credit: Flavio Becchis)

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