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Mostra Donne Forti Bardonecchia 18-25 luglio 2021, info e dettagli

Racconto per immagini: le allevatrici ricordano Agitu Ideo Gudeta. Mostra fotografica di Valeria Fioranti per il Valsusa Filmfest. Palazzo delle Feste, Piazza Valle Stretta 1, BARDONECCHIA (TO). Inaugurazione domenica 18 luglio 2021 – ore 16:30.
La mostra sarà visitabile sino al 25 luglio dalle ore 16:30 alle ore 19:00. Ingresso libero
Con mascherine e distanziamento verranno rispettate tutte le misure anti-Covid
www.valsusafilmfest.it
Verrà inaugurata domenica 18 luglio alle 16:30 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia e nell’ambito della XXV edizione del Valsusa Filmfest, la mostra fotografica di Valeria Fioranti “Donne forti – Racconto per immagini: le allevatrici ricordano Agitu Ideo Gudeta”.
La mostra, che espone i ritratti di 20 donne valsusine allevatrici, è nata in seguito all’iniziativa di Marzia Verona, scrittrice e allevatrice valdostana che per ricordare Agitu Ideo Gudeta, (l’imprenditrice agricola etiope immigrata in Italia, in Trentino, dove aveva fondato l’azienda “La capra felice” e vittima di femminicidio), nei giorni successivi alla sua uccisione (29 dicembre 2020) lanciò #donneforti e pubblicò un post sul suo blog che raccolse immediatamente moltissime adesioni da donne agricoltrici (e non solo) di tutta Italia.
Il Valsusa Filmfest decise di supportare l’iniziativa rilanciando a sua volta l’hashtag e raccogliendo decine di immagini provenienti anch’esse da varie parti di Italia, anche grazie alla collaborazione dell’associazione “Donne in Campo” del Trentino, del Piemonte, della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Inoltre, nei mesi successivi sono state coinvolte e hanno scelto di partecipare al progetto in ricordo di Agitu le margare delle montagne della Valle di Susa ritratte da Valeria Fioranti.
Marzia Verona sarà presente all’inaugurazione di Bardonecchia e durante l’inaugurazione verrà presentato anche il libro-catalogo della mostra contenente le prefazioni e i testi di Chiara Rossetti (Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Bardonecchia), Chiara Bonavero (Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Condove), Andrea Galli (Presidente del Valsusa Filmfest), Chiara Sasso (cofondatrice del Valsusa Filmfest), Marzia Verona e Valeria Fioranti, oltre ad una poesia di Saba Anglana (cantante e attrice).
La mostra resterà al Palazzo delle Feste di Bardonecchia fino al 25 luglio (orari di visita 16:30 > 19:00) e sarà successivamente esposta a Bussoleno (Casa Aschieri dal 17 al 23 agosto), Villar Focchiardo (Certosa di Montebenedetto dal 13 settembre al 3 ottobre) e Condove (Chiesa di san Pietro dall’8 al 10 ottobre in occasione della Fiera della Toma).
Valeria Fioranti
Valsusina, classe 1981, laureata magistrale in Comunicazione pubblica e politica, Università di Torino.
Fotografa specializzata in concerti, teatro, danza. Tra gli artisti fotografati: Skunk Anansie, Ben Harper, Anastacia, Sinéad O’Connor, Joan Baez, Patti Smith, Laura Pausini, Vasco Rossi e altri.
Fotografa dell’Associazione culturale e teatrale Fabula Rasa, della Compagnia di danza afro contemporanea Sowilo.
Collabora con il Valsusa Filmfest dal 2018.
Allieva di Franco Fontana, nel 2016 il suo progetto fotografico “Confini” viene esposto in mostra presso lo Spazio Tadini di Milano, con la collettiva “Franco Fontana e Quelli di Fontana”.
Dal 2020 è nel roster dei fotografi UNHCR per l’Italia
Marzia Verona
Scrittrice e pastora per scelta, con #donneforti ha voluto chiamare a raccolta tutte le donne abituate a lavori duri, a clima rigidi, a scontri, in un mondo ancora molto maschile e patriarcale. Marzia ha avuto un’idea geniale (lei stessa donna forte) che poteva anche finire in un flop, l’asticella si era elevata parecchio.
“Fare un qualcosa, un gesto simbolico da parte di tutte le allevatrici per far vedere a tutti quante sono le donne in questo mestiere, che forza hanno, contro cosa devono combattere ogni giorno”.
La richiesta era quella di postare il 6 gennaio – il giorno della Befana – un’immagine a testimonianza e in solidarietà per una di loro, per una giovane donna allevatrice che era stata uccisa brutalmente.
“Il giorno dell’Epifania, quando i social sono invasi da messaggi, video e immagini per “celebrare” la “donna-befana”, pubblichiamo invece sulle nostre bacheche social (Facebook, Whatsapp, Instagram, tutto dove siamo presenti) una foto, un qualcosa che parli di noi. Mi rivolgo alle allevatrici, agricoltrici, veterinarie, pastore salariate, donne che fanno parte a vario titolo del mondo agricolo/zootecnico”.
Agitu Ideo Gudeta
Donna etiope di 42 anni che aveva deciso di vivere e lavorare in Trentino.
Agitu aveva un progetto di vita: allevare capre nella valle dei Mòcheni e gestire un’azienda denominata “La capra felice”. Le bellissime immagini che la ritraevano al lavoro, forte e determinata, hanno evidentemente fatto centro, squarciando quel mondo plastificato fatto di centri commerciali e “non luoghi” al quale siamo ormai abituati. Per giorni le capre, le stalle, i pascoli sono diventati un prolungamento naturale dei nostri pensieri.
La raccolta fondi lanciata dal presidente dell’associazione Amici dell’Etiopia e rappresentante della comunità etiope in Trentino Zebenay Jabe Daka in pochi giorni ha superato il tetto previsto dei 20mila euro arrivando ad oltre 80mila. Sono state coperte le spese per far ritornare in Etiopia la salma e per sostenere il progetto ed anche il lavoro di Agitu, che la ventenne Beatrice Zott ha deciso di continuare.
Agitu era arrivata in Italia a 18 anni e si era iscritta all’Università di Trento, si era laureata in sociologia ed era poi rientrata in Etiopia dove aveva fondato un’associazione per combattere la pratica dell’accaparramento di terre: di fronte alla repressione e alle intimidazioni era rientrata in Italia chiedendo asilo. Agitu Ideo Gudeta era etiope, era immigrata, ma il suo progetto di vita l’ha fatta entrare fin dalle prime ore della notizia della sua morte fra le file delle donne allevatrici.
Giovedì 7 gennaio 2021, come tutte le altre settimane, Agitu sarebbe arrivata in piazza Santa Maria Maggiore a Trento con formaggio bio, prodotti di cosmesi realizzati con il latte delle sue capre e prodotti della terra. Agitu non è stata presente, al suo posto le persone hanno trovato una panchina rossa con la scritta: “Per Agitu, è per tutte le donne vittima di violenza. Trento non dimentica”.
Le 28 margare valsusine protagoniste della pubblicazione
Cristina Cibrario, Bruzolo
Rebecca Melloncelli, Borgata Poisatto – Condove
Roberta Audano, Borgata Poisatto – Condove
Lucia Vercellino e Barbara Macario, Borgata Sigliodo – Condove
Ornella Cordola – Condove
Simonetta Corallino, Borgata Dravugna – Condove
Liliana Giacomelli, Bruino (alpeggio: Alpe Portia Nuova, Condove)
Piera Re e Monica Meyer Gay, Villar Focchiardo
Elda Cibrario e Giulia Venturino, Frazione Bertassi – Avigliana
Mariuccia Ferro Tessior e Tiziana Agù – Pinerolo (alpeggio: Valle Fredda, Bardonecchia)
Paola Bertolo, Villardora
Iuliia Ravliuk, Borgata Vighetto – Almese
Rachele Chiaberto, Borgone
Ottavia Pisani, Francesca e Sofia Cordola, Borgata Poisatto – Condove
Piera Caffo, Venaus
Ilaria Rocci, Sant’Antonino di Susa
Rosanna Chiaberto, Bricherasio (alpeggio: Alpe Gran Vallone, Chiomonte)
Lucia Listello, Sant’Antonino
Daniela Listello, Coazze
Elda e Maria Lussiana, Borgata Fornello – Giaveno
Michela Blandino, Frazione Bessen Haut – Sauze di Cesana
Le donne allevatrici che ci hanno inviato le loro immagini da altre parti d’Italia
Laura Masciocchi, Malga Stabio (Valli Giudicarie) – Trentino
Sofia Prot, Perosa Argentina (Val Chisone) – Piemonte
Giusi Bonomo, Modica (Ragusa) Sicilia
Linda Fiorenzo, Valsavarenche (Aosta) – Valle d’Aosta
Renata Lovato, Cascina Isola Maria Albairate (Milano) – Lombardia
Donne in Campo Lombardia – Progetto “Con il cuore alla Terra” – foto di Chiara Ciccocioppo
Maria Teresa Napoli, Benetutti (Sassari) – Sardegna
Mariantonietta Scalera, Altamura – Puglia
Grazia Spitaleri Bronte (Catania) – Sicilia
Patrizia Capasso, la Terra Rossa, Rutigliano (Bari) – Puglia
Diantra Matera, Sortino (Siracusa) – Sicilia
Federica Minorini, Fattoria Campo delle Sore Fiumalbo, Modena – Emilia
Jessica Suquet, Fontainemore (Valle di Gressoney) – Valle d’Aosta
Stefania Venturelli, Sestola (Modena) – Emilia
Marzia Molinari, Tenuta Capocerrito, Monti Simbruini, Trevi (Roma) – Lazio
Marzia Verona, Petit Fenis Nus (Aosta) – Valle d’Aosta
Marta Brunori, Valentina Miliotto, Sabrina Spiaggiari, Miriana Onofri, Silvia Lodi, Adriana Cenni, Luana Tampieri (Donne in campo Reggio Emilia)
Irma Gagnor, Consorzio Magnoletto Condove (Torino) Piemonte
Chiara Padovan, Nanto (Vicenza) Veneto
Federica Novelli, Agriturismo Oltremare Civezza (Imperia) Liguria
IL VALSUSA FILMFEST
Il Valsusa Filmfest è un festival che dal 1997, nel mese di aprile, anima la Valle di Susa su tre temi principali: il cinema, la memoria storica e l’ambiente. Un festival poliartistico e itinerante che in numerosi comuni della Valle ha proposto in ogni edizione concorsi cinematografici, proiezioni fuori concorso e numerosi eventi a cavallo tra letteratura, cinema, musica, teatro, arte e impegno civile, coinvolgendo scuole, associazioni, cooperative e tante singole persone grazie al suo profondo radicamento nel territorio. L’obiettivo principale del festival è sempre stato quello di promuovere cultura dando ampio spazio alle nuove generazioni e a eventi in grado di far riflettere e cogliere i cambiamenti sociali, culturali e politici della contemporaneità.
La 24^ edizione del 2020 si è svolta in diversi momenti del periodo estivo e autunnale in seguito al rinvio causato dall’emergenza sanitaria.
Nel 2021 il festival celebra i suoi 25 anni, non si è potuta svolgere come da tradizione nel periodo intorno al 25 aprile ma si svolge fino a settembre con numerosi eventi e con un programma che si sta definendo.

UFFICIO STAMPA LP PRESS

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