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Torino: Il diario di Anna Frank al Teatro Regio

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Il diario di Anna Frank – Immagine di Marzia Caruso | Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

TORINO – Il Teatro Regio riapre e accoglie finalmente il pubblico in sala, a conclusione della prima e più importante tranche dei lavori di adeguamento e rinnovamento dell’impianto scenico del Teatro, lavori che si collocano all’interno del finanziamento di 8,5 milioni di euro messo a disposizione dal Ministero della Cultura, e che porteranno il Regio, nato nel 1740 e uno dei teatri più antichi d’Europa, a essere uno dei più tecnologici del mondo.

Giovedì 27 gennaio 2022 alle ore 20 va in scena – in prima esecuzione a Torino – Il diario di Anna Frank, opera-monologo del compositore russo Grigorij Frid, dall’omonimo diario di Anna Frank; la traduzione in italiano è di Rino Alessi e l’adattamento musicale di Eddi De Nadai.

Il nuovo allestimento del Teatro Regio è presentato in occasione del Giorno della Memoria, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino e nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Città di Torino e realizzate in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.

Lo spettacolo sarà preceduto dalla lettura di un messaggio della Senatrice Liliana Segre, un pensiero che ci onora e che, ancora una volta, ci aiuterà a riflettere, a non dimenticare e a tenere vivo nel cuore delle nuove generazioni il ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati nei campi di concentramento.

L’Orchestra del Teatro Regio è diretta dal maestro Giulio Laguzzi, protagonista il giovane soprano Shira Patchornik. La regia è firmata da Anna Maria Bruzzese, le scene sono di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto.

Il piccolo mondo di Anna, l’alloggio segreto dove si nasconde, si anima man mano attraverso ricordi, le figure care e i sogni, realizzati con le sagome originali di Cora De Maria e con le ombre e la messa in scena di Controluce Teatro d’Ombre, che rappresentano l’azione scenica virtuale

La regista Anna Maria Bruzzese così racconta cosa vedremo: «Ho pensato allo spazio scenico come a una stanza che richiama solo in parte l’alloggio segreto. Alle tre pareti della scena si aggiunge un tulle che funge da quarta parete, come una finestra che può oscurare o aprirsi per permetterci di vedere cosa capita all’interno. In questo modo chi osserva-ascolta-legge vede una rappresentazione della realtà soggettiva e non reale, perché ad Anna è impedito di uscire. Per raccontare il modo distorto e incompleto in cui il reale entra nell’alloggio ho utilizzato il teatro d’ombra. L’alloggio sarà per molto tempo l’unica realtà di Anna, in cui il mondo fuori entra solo attraverso ciò che si può vedere spiando dalla fessura di un’anta oscurata, dai rumori, dal ricordo visivo delle vedute di Amsterdam, dalle notizie sentite alla radio e dai giornali che gli inquilini ricevono. Tutto ciò è spunto per la sua immaginazione, il campanile che sente ma che non vede dalla finestra, la pioggia o le chiatte sui canali, i rumori di notte amplificati dalla paura. Ombre che ci restituiscono timore, sogni, immagini di gioco o della realtà interna alla casa».

Grigorij Frid (1915 – 2012), che durante l’adolescenza aveva subito la deportazione in Siberia con la famiglia, si rispecchia nella vicenda e se ne appassiona, facendone nel 1969 un monodramma per soprano e orchestra da camera. In forma ridotta, col solo pianoforte, Il diario di Anna Frank venne presentato soltanto nel 1972 presso la Casa del Compositore di Mosca, istituzione fondata dallo stesso Frid per favorire la divulgazione della produzione contemporanea. Saranno la traduzione inglese e quella tedesca a sancire il successo internazionale dell’opera, che nel 2012 è stata il titolo di un autore vivente più eseguito al mondo.

Dopo la prima italiana del 2015 a Pordenone e la rappresentazione a Parma nel 2020, approda a Torino oggi, a cinquant’anni dalla prima esecuzione assoluta. Il libretto, ricavato dall’originale dallo stesso compositore, è suddiviso in quattro scene e diciannove sezioni, con l’aggiunta di un preludio e un interludio strumentali. Il contenuto fortemente emotivo del testo, con gli improvvisi scarti tra i momenti lirici (l’ammirazione di Anna per la natura, i suoi primi turbamenti amorosi) e i toni cupi e minacciosi, tra gli squarci di umorismo e i sublimi inni alla speranza e alla libertà, sono rappresentati da Frid con la massima, intensa partecipazione, secondo un piano preciso: «tutti gli eventi si muovono dalla luce alle tenebre, ma il mondo interiore di Anna si protende dopo la luce, verso la trasfigurazione».

Nata in Israele nel 1993, il soprano Shira Patchornik ha dimostrato un eccezionale e precoce talento. A sette anni fa parte del Bal-Kor di Tel Aviv e a nove è già in tournée nel suo paese e doppia film e trasmissioni televisive per bambini. Debutta nell’opera a quattordici anni con La piccola volpe astuta di Janáčeck alla Israeli Opera e a diciassette vince il premio come migliore solista alla Slovakia Cantat competition di Bratislava. Appassionata di musica barocca, si è già misurata con ruoli importanti, come Pamina (Die Zauberflöte), Gretel (Hänsel und Gretel), Micaëla (Carmen), Tatjana (Eugenij Onegin) con la direzione di Valentin Uryupin, ed è stata ospite di importanti palcoscenici internazionali tra cui: Deutsche Oper am Rhein, Bregenzer Festspiele e Kammeroper del Theater an der Wien.

L’opera sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3 con la conduzione di Susanna Franchi.

Il diario di Anna Frank è il primo appuntamento con L’Impegno del Regio, progetto legato al sociale che in questo caso diventa anche occasione di riflessione sulla shoah.

L’immagine in locandina è di Marzia Caruso, la studentessa dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino cha ha vinto il contest per la realizzazione delle immagini della Stagione 2022 del Teatro Regio.

La recita prevista per venerdì 28 gennaio alle ore 10.30 è stata cancellataLe classi delle scuole superiori possono partecipare senza prenotazione allo spettacolo del 27 gennaio ore 20. 

IMPORTANTE: si ricorda che l’ingresso ai luoghi di spettacolo è consentito esclusivamente alle persone munite della certificazione verde Green Pass rafforzato che attesti la vaccinazione anti Covid-19 o la guarigione da Covid-19, e che è obbligatorio indossare la mascherina FFP2 (o di classe di protezione superiore), anche durante lo spettacolo; non è consentito l’uso di mascherine chirurgiche o di comunità.

BIGLIETTERIA
Biglietti a 12 € in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio
Tel. 011.8815.241/242 – biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di aperturada lunedì a sabato 13-18.30 e domenica 10-14; un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

È inoltre possibile acquistare i biglietti anche presso i punti vendita Vivaticket e online su www.teatroregio.torino.it e su www.vivaticket.it

Per l’acquisto dei biglietti è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti del Teatro Regio annullati causa Covid-19.

SERVIZIO INFORMAZIONI
da lunedì a venerdì ore 9-17.30 – Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

Ufficio Scuole: scuolallopera@teatroregio.torino.it

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