Cultura e Società

“Game Over – Essere dentro”: parlare di diritti e legalità al Ferrante Aporti e nelle Scuole

Si concluderà con lo spettacolo-conferenza in programma l’8 maggio al Campus Luigi Einaudi il progetto “Game Over Essere dentro” che ha coinvolto circa 3.500 gli studenti di 20 Scuole Medie di Secondo grado di Torino e Città metropolitana e i ragazzi dell’Istituto penale minorile “Ferrante Aporti”.

L’evento alternerà momenti artistici e teatrali a momenti di conferenza, condotti da Elisabetta Baro, Franco Carapelle, Diego Coscia (dall’Associazione Teatro e Società, tra i promotori del progetto) insieme agli artisti Cristiano Lomele e Valentina Tassari e coinvolgerà istituzioni e personalità del mondo della cultura e della società: Michela Favaro Vicesindaca della città di Torino, Claudio Sarzotti Università di Torino, Marcello di Lella Corpo polizia Municipale di Torino, Pietro Buffa Direttore Generale della Formazione presso il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Monica Cristina Gallo Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, Franca Pelucchi Associazione Sulleregole, Angelica Musy Fondo Angelica e Alberto Musy, Giuseppe Carro Direttore Istituto penale Minorile Ferrante Aporti di Torino, Mattia Fenoglio e Valeria Panichi studenti della Clinica legale “Carcere, diritti fondamentali e vulnerabilità sociale” del Dipartimento di Giurisprudenza UniTo.

Il percorso avviato a novembre con le scuole e parallelamente con alcuni ragazzi dell’Istituto penale minorile “Ferrante Aporti”, ha declinato i contenuti attraverso la suggestione “Essere dentro”, anche il titolo scelto per il progetto.  «Per farlo, abbiamo fatto incontrare i ragazzi del carcere con i ragazzi delle scuole superiori: otto scuole sono entrate al Ferrante Aporti per confrontarsi con i giovani detenuti sulle diverse implicazioni che queste due parole suggeriscono: essere “dentro” il carcere, “dentro” le relazioni, “dentro” la scuola e più in generale “dentro” la collettività per capire la qualità e l’efficacia della nostra partecipazione alla vita pubblica – spiegano Elisabetta Baro e Franco Carapelle – Al progetto hanno aderito venti scuole di Torino e provincia e, seppure non tutte abbiano potuto vivere l’esperienza dell’ingresso in carcere, il lavoro nelle scuole è stato diffuso, intenso e coinvolgente per i ragazzi, anche grazie al supporto dei video realizzati nell’Istituto penale minorile con i ragazzi detenuti».

L’evento conclusivo riprende la riflessione sul tema, rafforzata dalla voce di testimoni ed esperti ampliandola a tutti i “dentro” possibili: carcere, città, scuola, gruppi di pari, associazioni per ripensare insieme a modelli di partecipazione. Un’occasione anche per parlare di carcere, del suo fragile legame con la città e della necessità di trovare modi concreti per ri-costruire il patto sociale che lega tutta la collettività, giovani compresi.

Pillole video per parlare ai giovani di legalità e giustizia

Tre sketch per esprimere il punto di vista su uguaglianza, giustizia e amicizia; valori che, secondo i giovani autori, meritano una riflessione condivisa per la loro importanza nella società. Protagonisti i ragazzi del Ferrante Aporti che hanno dato vita alle animazioni con la collaborazione di alcune studentesse di Giurisprudenza dell’Università di Torino e il supporto degli attori-formatori di Teatro e Società, dell’Associazione Sulleregole e della troupe di Action Produzioni, nell’ambito del progetto “GAME OVER”.

Il risultato sono tre video clip del tutto originali, in stile “comiche” rigorosamente in bianco e nero, girate all’interno dell’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti di Torino e che hanno animato gli incontri nelle scuole nel :

La vita, le paure e l’amicizia – https://www.youtube.com/watch?v=TzVNLDjFYUg

I pregiudizi – https://www.youtube.com/watch?v=ISOSqjDTDLU

C’è un potere prepotente …e un potere che può fare – https://www.youtube.com/watch?v=iZrZ-LcN0Lk

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