Cultura e Società

Cherasco storia: sabato 1 giugno la consegna di 54 borse di studio

Cinquantaquattro studenti premiati, undici scuole superiori coinvolte e importanti sponsor fra i sostenitori.
Si rinnova, come da tradizione, l’appuntamento con le borse di studio del premio Cherasco storia. La
cerimonia di consegna ai vincitori è in programma alle 15 di sabato 1° giugno, nei locali del Palaexpo di
piazza degli Alpini.

Mille euro l’ammontare di ciascun riconoscimento, assegnato dal Comune e dall’associazione Cherasco
storia, enti organizzatori dell’appuntamento giunto alla ventitreesima edizione. Gli studenti premiati si sono
distinti per i lavori prodotti a partire dai saggi vincitori della manifestazione: “L’orda. Come i mongoli
cambiarono il mondo” di Marie Favereau e “Storia di un ebreo convertito. Arte, criminalità e religione
nell’Italia del Rinascimento” di Tamar Herzig.

L’edizione 2024 conferma il carattere trasversale dell’iniziativa: le borse di studio sono state assegnate a
una vasta platea di enti educativi: licei, istituti tecnici e centri di formazione professionale. Fra le nove
scuole della Granda che hanno aderito alle attività, quelle braidesi hanno ottenuto il maggior numero di
riconoscimenti: quindici per l’Istituto salesiano, tredici per l’istituto superiore Guala, undici per il Mucci, due
per il liceo Giolitti-Gandino. Fra gli altri poli scolastici cuneesi il Vallauri di Fossano si è aggiudicato cinque
borse di studio; il liceo Peano-Pellico di Cuneo tre; una il liceo Bodoni di Saluzzo; un’altra l’Arimondi di
Savigliano. Il liceo classico Alfieri e il Convitto Umberto I sono le uniche scuole torinesi in classifica, con due
borse di studio assegnate.

Cospicuo l’ammontare dei fondi stanzianti, più di 50mila euro, raccolti grazie alle elargizioni sottoscritte da
una pluralità di enti e famiglie che da anni sostengono il Cherasco storia. Un lungo elenco nel quale figurano
quindici aziende, numerose donazioni effettuate da privati, tre enti di credito locali, una fondazione e la
città gemellata di Möckmühl.

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