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Il Teatro Serenissimo di Cambiano tra grandi classici e commedie giallo comiche

La prima Stagione del Teatro Serenissimo di Cambiano, sotto la nuova gestione di E20inscena, sta giungendo al termine ospitando un grande classico e una divertente commedia giallo comica. Stefano Mascagni, direttore artistico del Teatro Serenissimo, è decisamente soddisfatto per i risultati ottenuti: “dopo undici anni di chiusura, non era pensabile un tale successo.

Ho visto negli occhi del pubblico l’entusiasmo e la soddisfazione nel tornare a riempire il Teatro Serenissimo. Tutto ciò mi ha trasmesso una grande carica per fare ancora di più e meglio. Da giorni sono al lavoro sulla nuova Stagione che sarà bellissima e con molti nomi del Teatro italiano.”

La Stagione prosegue sabato 9 marzo alle ore 21 la Compagnia Teatrale I Masaniello capitanata da Alfonso Rinaldi che porta in scena Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, un classico che nell’adattamento del regista Rinaldi rimane fino al finale, un vortice inarrestabile di crescente e travolgente comicità, che risucchia il pubblico in una spirale di trovate alle quali diventa impossibile opporre resistenza.

Miseria e Nobiltà, commedia ben nota anche per la riduzione cinematografica diretta nel 1954 da Mario Mattioli e magistralmente interpretata da Totò e Sophia Loren, narra della povertà napoletana che s’ingegna per tirare a campare.
La Stagione si chiude sabato 20 aprile alle ore 21 con un’altra commedia, un giallo, tutta al femminile: Ussi Alzati e Barbara Bertato sono le protagoniste di Piccoli Crimini Condominiali di Giuseppe della Misericordia per la regia di Teo Guadalupi.

L’improvvisa dipartita di un anziano vicino di casa scatena in due cugine il senso di rivalsa che da sempre covano contro lo Stato, contro i vicini e, forse, anche contro sé stesse. Perché non far sparire il corpo dell’uomo e continuare a incassare la sua pensione? Sembra la scelta più giusta da compiere: le due donne decidono così di prendersi con cinica leggerezza quello che pensano di meritare e, giacché ci sono, cercano anche di ricostruirsi una vita più felice. In fondo basta poco: qualche altro vicino da far sparire e qualche altra pensione da incassare.

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