CronacaFeatured

Gli Equilibristi: un punto di ripartenza concreto per i padri separati in difficoltà

equilibristi-punto-ripartenza-concreto-padri-separati-difficoltaGli “Equilibristi” è un’iniziativa rivolta a padri separati in difficoltà economiche e abitative promosso da Crescere 1979 (cooperativa sociale che si occupa di assistenza residenziale e domiciliare), Articolo 47 (associazione nata per educare e aiutare persone in situazioni di sovraindebitamento, vittime di usura e gioco d’azzardo) e Giobbe (associazione che da oltre trent’anni è impegnata nella prevenzione e assistenza di malati Hiv).

«Un progetto – spiega Paola Farnia di Crescere 1979 – che risponde a una crescente richiesta della nostra società. Un recente rapporto della Caritas, infatti, mette nella categoria “nuovi poveri” i padri separati. Capita che la crisi separativa generi disagio economico e sociale se non si ha una situazione occupazionale solida e/o una rete famigliare presente, specialmente se vuoi continuare a essere un papà attivo. Molto spesso i padri devono lasciare la casa familiare e pagare un affitto per una nuova situazione abitativa, oltre che versare l’assegno di mantenimento; a volte ci sono anche mutui ancora da pagare sulla casa in cui vivono i figli. Insomma da un momento all’altro si precipita in una situazione di vita difficile».

Stando ai dati della Caritas (maggio 2021) “il 46% dei nuovi poveri è rappresentato da un padre separato non collocatario, cioè i cui figli, a seguito della separazione, abitano stabilmente con la madre. I padri separati o divorziati in Italia sono 4 milioni, di questi 800 mila vivono sulla soglia di povertà. Il 66% circa non riesce a sostenere le spese per i beni di prima necessità”. Per questo non è raro trovarli a dormire in macchina o in dormitorio. Situazioni che contribuiscono alla perdita di autostima e creano disorientamento influendo negativamente sulla condizione personale e relazionale.

Il programma al centro dell’iniziativa è complesso e riguarda diversi ambiti della vita sociale e della genitorialità degli ospiti seguiti da un gruppo di esperti formato da un coordinatore, da due educatori, due operatori socio-sanitari, un consulente economico-finanziario e, se necessario, da uno legale. L’intento è quello di aiutare i padri separati nella costruzione di un’autonomia abitativa, nell’accrescere le capacità di socializzazione e nel raggiungere stabilità economica ed emotiva.

«Le peculiarità operative delle tre associazioni che costituiscono gli Equilibristi – aggiunge Marco Peretti, vicepresidente dell’Associazione Giobbe – portano all’interno del percorso esperienze e sensibilità diverse per creare le opportunità per un futuro con più consapevolezza e serenità. Un progetto di crescita che mira a ridare ai padri coinvolti dignità del proprio ruolo sociale e genitoriale con l’aiuto di professionisti».

I padri, dopo un colloquio personale, vengono accolti in una grande casa, in via Belfiore, con spazi sia comuni sia privati che dovranno gestire a turno. Ogni ospite sottoscrive un patto che contiene precise condizioni per il raggiungimento di una solida autonomia.

Gli Equilibristi non danno infatti solo un riparo materiale, perché durante il soggiorno si lavorerà, attraverso attività individuali e di gruppo, monitorate dallo staff, per costruire una genitorialità positiva e per il raggiungimento dell’autonomia nella gestione economico finanziaria. Uno degli obiettivi, ad esempio, è la realizzazione di un piccolo risparmio da riscuotere a fine percorso: «I momenti di discontinuità creati dalla separazione – sottolinea Antonio Cajelli di Articolo 47 – sono spesso causa di indebitamenti. Ricostruire e riordinare la propria situazione economica e finanziaria è un passaggio fondamentale per trovare un nuovo equilibrio. È una ritrovata autonomia. I significati sociali legati al denaro, infine, si confrontano con il bisogno di comunicare ai figli ciò che possiamo e ciò che non possiamo fare. Parlare di denaro in famiglia è un bisogno che richiede attenzione e ascolto empatico di tutte le parti».

L’attività svolta non trascura l’importante aspetto della socialità sia nello stimolare e guidare i padri verso una partecipazione attiva alle esigenze del territorio, sia nel creare una rete di famiglie amiche disponibili a ospitare o supportare i padri in fase di uscita dalla coabitazione.

Al termine del percorso individuale, che ha una durata prevista di un anno, gli Equilibristi aiuteranno gli ospiti nella ricerca di una soluzione abitativa.

«Gli Equilibristi è a disposizione di quei padri separati – conclude Paola Farnia – che hanno l’impressione, con la separazione, di perdere tutto quello che avevano e di non riuscire a fare con serenità quello che devono. Vogliamo che i nostri ospiti possano fare i padri nel modo più sereno e attivo possibile, per evitare che ricadano sui figli le situazioni di difficoltà dei genitori. Una casa, la possibilità di condividere le problematiche con persone che vivono la stessa esperienza, la sicurezza di avere persone professionalmente valide al fianco, sono elementi essenziali per costruire le basi per una vera rinascita, perché con la separazione finisce il rapporto di coppia ma non si smette di essere genitore».

Per accedere al percorso occorre inviare una mail con la propria presentazione a equilibristi@crescere1979.org (per informazioni 3409543831).

Una curiosità: il nome Equilibristi deriva dall’omonimo film di Ivano De Matteo: un viaggio dal “benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come mancanza di denaro, ma anche come perdita di umanità” (da mymovies.it) del protagonista in seguito a una separazione.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio