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Tentata rapina piazza della Repubblica Torino, ragazza insegue malvivente

È già buio lo scorso 9 novembre quando, nei pressi di piazza della Repubblica, una signora a bordo della sua panda attende il verde ad un semaforo.
Secondo quanto spiegato, una donna si sarebbe avvicinata alla sua auto e avrebbe iniziato a colpire il cofano a pugni. D’istinto la signora, presagendo le cattive intenzioni della giovane, avrebbe spostato la borsa sul sedile posteriore dell’auto.
A questo punto la donna, in preda ad un raptus dovuto forse all’effetto di stupefacenti, avrebbe aperto lo sportello anteriore dell’auto entrando nell’abitacolo e aggredendo la malcapitata, afferrandola dai capelli e, strattonandola con violenza intimandole di consegnarle soldi e cellulare.
In base a quanto appurato, la vittima avrebbe iniziato ad urlare e la scena sarebbe stata notata da una giovane ragazza calabrese, che passava con la sua bici nelle vicinanze. Immediatamente, la giovane intuisce che non si tratta di una banale lite e, senza pensarci due volte, abbandona la bici e si avvicina, urlando, all’auto dove, nel frattempo, continuava l’aggressione.
Vistasi scoperta, la donna desiste dalla rapina e fugge di corsa. La ragazza, a questo punto, chiama la Polizia, che interviene immediatamente con due volanti dei commissariati Centro e Dora Vanchiglia. Il tutto non prima di aver avuto la prontezza di seguire la rapinatrice ed individuare l’auto sulla quale saliva per scappare dalla scena dell’aggressione.
Appena giunti i poliziotti la giovane eroina è pertanto in grado di fornire una completa descrizione della donna, il modello dell’auto utilizzata per la fuga e la sua targa parziale. Gli agenti non perdono tempo e iniziano le ricerche: l’auto viene bloccata dopo qualche minuto, grazie alla descrizione fornita dalla ragazza. Per la rapinatrice sono scattate le manette per tentata rapina aggravata.
Anche questo episodio mostra come sia fondamentale la collaborazione della cittadinanza con le Forze dell’Ordine nell’ottica di una sicurezza partecipata.

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