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Intervista a Jacob Dudman, l’attore inglese racconta il suo Giulio de’ Medici

Jacob Dudman è stata una delle piacevoli scoperte dell’ultima stagione della serie tv “I Medici”. Il suo Giulio de’ Medici ha saputo affascinare il pubblico italiano che si è subito affezionato a questo giovane attore. Proprio lui, in questo finale di 2019, ha voluto raccontarci l’esperienza italiana e i progetti per il futuro.
Buongiorno Jacob e grazie per questa intervista. Comincio chiedendoti: che novità ci sono sul pianeta Jacob Dudman?
Mi sto godendo gli ultimi momenti del 2019 a Dublino. Sono stato qui in città per alcuni mesi per uno show di Netflix.
Hai recitato nella serie tv “I Medici” nel ruolo di Giulio. Che esperienza è stata per te?
Recitare nei panni di Giulio è stato un onore e un grandissimo privilegio. È stato incredibile far parte di uno show che racconta una parte così importante della storia del mondo. Una esperienza che mi ha divertito molto, ma che è anche stata educativa.
Cosa ti ha impressionato di più della figura di Giulio?
Giulio fa qualcosa di straordinario, riesce a mutare l’odio in amore e perdono. Il suo personaggio è un esempio di come il passato possa essere perdonato. Lo si vede diventare incredibilmente maturo e prendere nelle sue mani il suo destino.
C’è qualcosa del personaggio di Giulio che hai cercato di fare tuo nella vita di tutti i giorni?
Ho cercato di perdonare di più in situazioni che riguardano la mia vita e ogni giorno ricordo a me stesso di non avere quel taglio di capelli!
Parlando dell’Italia… Ti è piaciuto il nostro Paese?
Non ho avuto modo di provare tutto purtroppo! Devo tornare e mangiare tutto quello che c’è!
Parlando invece di te, che progetti hai per il prossimo futuro?
Ci sono alcune potenziali seconde stagioni di serie che ho girato durante lo scorso anno che vedranno nuove riprese nel 2020. Poi sono sempre alla ricerca di cose nuove e parlo quasi ogni giorno con varie compagnie per cogliere tutte le opportunità possibili!
Nel 2017 abbiamo assistito al tuo debutto alla regia con “Save the Rhino Vietnam”. Come ti sei trovato nel lavorare con Paul Blackthorne?
Lavorare con Paul è stato fantastico. Lui è il mio padrino e ha sempre avuto una positiva influenza nella mia vita. Spero davvero che sia possibile lavorare di nuovo insieme.
C’è un attore o una attrice con cui ti piacerebbe lavorare?
Mi piacerebbe avere la possibilità di lavorare con Jake Gyllenhaal o Joaquin Phoenix.
Un sogno nel cassetto?
Conquistare il mondo e mangiare tutto quello che è il Bel Paese!
Un messaggio per i tuoi fans italiani?
Questo è un messaggio di Giulio, non mio: “To forgive is to set a prisoner free, and then discover that the prisoner was you.” (Perdonare è liberare un prigioniero e poi scoprire che il prigioniero eri tu)

(Alessandro Gazzera)

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