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“Torino Anni ’50” al Museo Accorsi -Ometto

Dopo le esposizioni dedicate alla pittura dei primi trent’anni del Novecento, la Fondazione Accorsi-Ometto prosegue la propria indagine sull’arte del XX secolo, prendendo in esame il periodo che va dal secondo dopoguerra agli inizi degli anni ’60.

La mostra curata da Francesco Poli concentra l’attenzione su una fase fondamentale per il rinnovamento artistico della scena artistica di Torino che si apre alle tendenze internazionali diventando uno dei centri della grande stagione dell’Informale.

In mostra sono esposti più settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri.
Tra i pittori e gli scultori attivi nella situazione torinese ci sono gli astrattisti del MAC (tra cui Albino Galvano, Filippo Scroppo, Carol Rama, Paola Levi Montalcini) e i protagonisti dell’informale come Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Mattia Moreni, Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, Mario Merz, Pinot Gallizio e Piero Simondo.

L’ampia selezione degli artisti di livello internazionale, che espongono in quegli anni a Torino, comprende grandi artisti come Lucio Fontana, Afro, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Fautrier, Pierre Soulages, Georges Mathieu, Hans Hartung, Antoni Tapiés, Jean-Paul Riopelle, Asger Jorn, Pierre Alechinsky, Karel Appel, Imaï e Onishi.

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